giovedì 24 settembre 2009

Mi gira la testa


Il 2010 sarà davvero un anno rivoluzionario. Dopo la prima "strana piega" che ha assunto il cilindro della Husaberg, le teste cominciano a girare... al contrario.

E' stata la prima Yamaha, con le YZF 450 my 2010, a proporre lo schema aspirazione-avanti-scarico-dietro e ora è il turno della Vertemati, factory italianissima, che ha presentato i progetti della 250 AG, con testa girata indietro e cilindro "srdaiato" verso la ruota posteriore.




Il trend inaugurato dalla Husby in realtà è un percorso gia affrontato dalla americana Cannondale con la 440, prodotta nei primi anni 2000 senza troppo successo in Europa.




Indubbiamente queste sono davvero delle belle novità, a dispetto di chi pensa che nel settore off road non ce ne siano molte. In effetti la Yamaha ha fatto una bella mossa di marketing, dando alla sua fedele clientela un incentivo per decidere di passare al modello 2010, moto unica nel panorama delle cross giapponesi, ferme sul concetto di affinamento tecnico a piccoli passi. I piloti Yamaha avranno di fatto la possibilità di sentirsi alla guida di un modello esclusivo, quasi ufficiale.

Ma analizzando le ragioni tecniche alla base di scelte di lay-out simili per i propulsori, salta fuori una serie di motivazioni pratiche: innanzitutto girando il cilindro ed inclinandolo all'indietro è possibile centralizzare meglio le masse (cosa santa e fondamentale nel motocross), bilanciando meglio la moto in tutte le situazioni (ingresso e percorrenza curva, salti, scrub...); in secondo luogo il percorso dell'aria che entra dalla cassa-filtro è meno tormentato rispetto al lay-out classico, che prevedeva un manicotto che girasse intorno all'ammoritzzatore.
Per quanto riguarda invece le scelte tecniche di Husaberg (cilindro inclinato in avanti e lay-out classico aspirazione-scarico) le ragioni sono da cercare anche nella "storia tecnica" del marchio: infatti la Husby da sempre prevede la cassa filtro integrata nel trave superiore del telaio. Le moto del 2009 invece, hanno perso il traliccio classico in favore di uno schema a doppio trave che abbraccia il motore, ricavando lo spazio per il serbatoio (sotto sella) e per la cassa filtro. Inclinando il cilindro avanti anche qui abbiamo un percorso della colonna di gas più pulita e, come effetto collaterale (ricercato e studiato), un abbassamento del baricentro.

Insomma dopo anni di 4 tempi che sembravano fossilizzati sullo schema motoristico, si stanno cominciando a vedere delle belle novità.
Personalmente continuo a preferire i 2 tempi per molte ragioni, ma è innegabile che le moto da cross moderne stanno gettando le basi per una nuova interessantissima rivoluzione tecnica.

mercoledì 23 settembre 2009

La Trabant elettrica al salone di Francoforte







All'ultimo salone di Francoforte, tra supercar iperveloci, nuovi modelli (e tante modelle...:), auto di lusso, sportive di razza e concept car, ha fatto la sua ricomparsa in gran spolvero il marchio Trabant con questo prototipo elettrico. Si chiama Trabant NT.
Per i pochi che non conoscono il marchio Trabant, ricordo che è un marchio storico, una vera icona della vecchia Germania dell'Est, caratterizzata da un fumante e alcoolizzato motore bicilindrico a due tempi di 500 cc. Molti oggi sono gli appassionati di questo marchio (la maggior parte tedeschi...) e di sicuro oggi saranno contenti di rivederne i fasti in chiave ecologica.
Fonte: designboom.com

giovedì 10 settembre 2009

Nuova Citroen 2 CV: tempi di revival



Al Salone di Francoforte 2009 la Citroen presenterà una "novità": la 2 CV! E così, dopo Mini, 500 e tutto il resto, anche i francesi si danno alle nostalgie retrò. Possibile che questo trend debba andare avanti all'infinito? Per quale motivo i progettisti moderni e i designers devono per forza attingere al passato per tirare fuori dal cappello qualche neo-icona dell'automobile?
Pare proprio che la mancanza di idee stia caratterizzando il mondo dell'automobile moderna. Sembra un'assurdità, dati gli odierni ampi limiti tecnologici, ma alla fine oggi bisogna scavare nel passato per portare qualcosa di "nuovo" al futuro.
Perchè i designers di oggi sono così prigri? Perchè le case automobilistiche sperano che noi consumatori ed appassionati compriamo auto disegnate prima della seconda guerra mondiale?
Pare inoltre che la Ford si stia mettendo all'opera su un nuovissimo prototipo: la Model T.

lunedì 7 settembre 2009

Concept Car: Mini Coupè al salone di Francoforte



Al salone di francoforte verrà presentata questa follia a 4 ruote: una Mini tagliata con l'accetta e assemblata da un miope senza occhiali da vista a partire da un disegno fornito da un bambino di 5 anni con forti turbe prichiche. In poche parole... un successo preannunciato!



Le foto si riferiscono a un prototipo, ma di sicuro l'auto presentata non sarà tanto diversa da questa concept.



Ovviamente la base di partenza è una John Cooper Works opportunamente tunata con ammennicoli aerodinamici vari che la fanno assomigliare a un modellino customizzato Hot-Weehls anni '50.
Dopo la "giardinetta" di sicuro questa Mini Coupè sarà un must negli ambienti glamour dei fighetti metropolitani con voglia di super car... Attendiamo notizie ufficiali su questa follia dopo il Salone dell'auto tedesco.

Quando correvano le 500



Gas, classe, controllo, coraggio, talento. Ecco cosa significava correre e vincere con le 500 2 tempi negli anni '90. Ecco alcuni dei tanti momenti emozionanti che il "vecchio" motomondiale sfornava prima dell'avvento della moderna MotoGP, prima dei controlli elettronici.

domenica 6 settembre 2009

Oberdan Bezzi: visionario del design






































OBIBOI, al secolo Oberdan Bezzi, è un designer di moto, ma soprattutto uno che del moto-design ha fatto la sua passione. Il suo blog mostra decine di schizzi di moto fantastiche e immaginarie, nei quali traspare la sua fantasiosa passione.
Degne di nota sono le rivisitazioni in chiave moderna di moto mitiche del passato (KTM, Beta, Aspes, Zundapp...) o alcuni prodotti del suo estro che prevedono l'incrocio del mondo motociclistico con quello delle auto.

venerdì 4 settembre 2009

Kawasaki KX 500 alu frame in pista



Ora un pò di sound d'altri tempi... 2 tempi per la precisione. E di estrema qualità: un paio di giri dell'americanissima pista di Mammoth Park. La moto è una Service Kawasaki KX 500 AF, ossia telaio KXF 450 del 2009 e motore KX 500 2 tempi di qualche anno fa.
Ora, immaginate di prendere il meglio della ciclistica disponibile oggi sul mercato delle moto da cross e infilateci dentro uno dei motori più rabbiosi della storia (siamo sui 65 CV veri...) e sensibilmente più leggero di un 450 4t. Ecco ora avete idea di cosa si parla.
La Service Kawasaki è una piccola azienda americana nata a sua volta dalla Service Honda, che gia da qualche anno ormai modifica le CRF installando i motori delle vecchie CR 500, creando alcune delle migliori moto da cross in circolazione, a dispetto delle mode e dei dettami delle case motociclistiche che hanno distrutto il 2 tempi da competizione.